Il CFO Moderno e la Contabilità Perpetua
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Cari appassionati, curiosi e scettici lettori,
abbiamo il piacere, con questo articolo, di introdurre una nuova serie di SAP Digital Talks dedicata al mondo del CFO nella sua accezione più moderna: essere il primo vero motore trainante nel contesto di trasformazione digitale dei processi di business.
Gli articoli che seguiranno questa introduzione non saranno delle analisi teoriche di tecnologia e processi, bensì una fotografia per il lettore del mondo dell’ Amministrazione, Finanza e Controllo, che seguirà in particolare le traiettorie evolutive influenzate dal frenetico progresso tecnologico.
Il filo conduttore di tutte le pubblicazioni sarà la Contabilità Perpetua: termine di recente concezione che racchiude e sintetizza tutte le nomenclature che abbiamo visto nascere ed evolvere negli ultimi anni: contabilità continua, contabilità autonoma, contabilità robotica ed altro ancora.
Ma prima di iniziare a parlare di cosa aspettarsi dal progresso tecnologico e, in generale, di cosa voglia dire essere un CFO moderno, vorremmo presentarvi Linda.
Linda non è l’ennesima intelligenza artificiale dal nome femminile (Siri, Alexa, Cortana…) a cui chiedere di cambiare canzone o impostare un timer per la pasta.
Linda è un’esperta risorsa del oCFO che si avvia verso la fine della sua lunga carriera.
La prima volta che ci siamo incontrati mi ha scambiato per un tagliatore di teste – l’azienda di Linda era appena stata acquisita da una grande multinazionale – e, giustamente, mi ha riservato un trattamento coerente. Fortunatamente, una volta chiarito che ero lì per accompagnarla nel (fino ad allora) osteggiato mondo digitale, l’iniziale ostilità si è pian piano ammorbidita. Nonostante nel corso degli anni abbia assistito a tutte le più innovative evoluzioni tecnologiche (dalla macchina da scrivere allo smartphone), sulla scrivania di Linda capeggia ancora l’ingombrante presenza di una calcolatrice professionale di qualche anno prima (ha ancora il rullino di carta incorporato). Su quello scontrino Linda appunta saldi, importi, note e tutto quello che si può esprimere in cifre.
Linda ha visto tanti cambiamenti, ma mai assistita da qualcuno che le desse una chiave di lettura per capirne i vantaggi nel lavoro di tutti i giorni.
Nel corso del tempo, Linda è passata dall’impiegare una giornata lavorativa nel registrare tutte le fatture cartacee in pila sulla sua scrivania, a completare lo stesso compito in poco meno della metà del tempo.
Quello che però considero il vero e proprio cambio di passo non è stato vederla navigare tra cruscotti o algoritmi di pareggio automatici, no, il cambio di passo c’è stato quando in un giorno qualunque, finito rapidamente il compito ordinario, Linda mi ha mostrato un’analisi sull’IVA. Incrociando alcune informazioni aveva di fatto anticipato un errore che avrebbe causato alla sua azienda un danno economico non indifferente.
È stata la prima volta che ho avuto l’opportunità di constatare, nella vita aziendale di tutti i giorni, gli effetti della trasformazione tecnologica di una persona.

Nel corso del tempo, il ruolo del CFO ha visto il suo perimetro di responsabilità ed influenza evolvere vertiginosamente: se inizialmente la sua funzione afferiva ad una sorta di alfa e omega di tutti i processi aziendali, in termini di pianificazione e analisi dei risultati, ad oggi a questa funzione è richiesto anche e soprattutto di fungere da apripista nei percorsi di evoluzione tecnologica. Ma non solo.
La sua centralità organizzativa e funzionale lo rende uno dei principali perni del ciclo evolutivo: dallo stanziamento del budget per i nuovi strumenti, passando per il monitoraggio delle attività, fino all’analisi dei costi rispetto ai benefici attesi. La sua funzione essenziale lo ha di fatto reso il responsabile di Dipartimento maggiormente pronto ad affrontare le sfide dell’evoluzione digitale.
La natura pioneristica del CFO ne ha anche ampliato le competenze tecniche tanto da poter considerare il suo Dipartimento un vero e proprio centro di eccellenza in tema di evoluzione dei processi.
Abbiamo quindi chiarito cosa ci si aspetta oggi dal dipartimento di AFC.
Nei diversi articoli che seguiranno ci concentreremo su come il CFO può affrontare le sfide che l’evolvere del suo perimetro di responsabilità dissemina sul suo percorso.
(Linda e le sue analisi sono una storia vera).

Contabilità Perpetua
“Chiariamo subito un aspetto.
La tecnologia NON è cattiva. NON nasce prima dell’uomo. NON impone le sue logiche.”
Marco Franceschetti
La tecnologia è l’espressione di un bisogno sopito dell’essere umano.
- Esempio 1: nel momento in cui la globalizzazione ha esteso il perimetro di azione dell’uomo (di affari, interessi, amori…) ha parallelamente contribuito ad alimentare altre necessità: comunicare in tempo reale con chiunque a prescindere da dove si trovi (se possibile Gratis o quasi) è una di queste. WhatsApp, Telegram, i social in generale sono la risposta ad una domanda che ci siamo fatti per lungo tempo. Non abbiamo cambiato modo di comunicare per “colpa loro”. Lo volevamo già fare.
- Esempio 2: Al netto di non avere sanzioni, premi o passioni è davvero difficile per la nostra mente rimanere focalizzata su una pagina di libro (o ancora peggio sul ruolo del CFO moderno). Non basta concentrarsi, bisogna impegnarsi nel trovare la giusta motivazione a farlo. Questo perché la nostra mente elabora simultaneamente una valanga di stimoli endogeni ed esogeni. Più semplicemente “viaggia”. Potremmo dire che navighi (senza per forza naufragare dolcemente come Leopardi) tra ricordi e idee, aprendo scatole della memoria o collegamenti tra diversi concetti che abbiamo assimilato. E quale entità è navigabile, piena di contenuti e collegamenti? Internet. Anche se sembra una metafora forzata è naturale sospettare che i meccanismi con cui è stato pensato il web coincidano con le logiche di funzionamento della mente umana.
Nel mondo aziendale il progresso tecnologico ripercorre lo stesso schema: bisogno sopito = innovazione tecnologica.
La necessità del responsabile dei pagamenti di gestire le fatture con la giusta priorità, il desiderio del controller di simulare le allocazioni prima delle chiusure o i vantaggi che deriverebbero per il reporting manager nel vedere oggi gli effetti sul bilancio di verifica di una decisione che verrà ufficializzata domani, sono alcuni dei motori che guidano il progresso verso la risoluzione di un problema piuttosto che un altro. In realtà sono proprio le priorità delle risorse operative a fare da bussola per l’evoluzione dei processi contabili, ma non solo.
Un esempio? Un tempo le fatture venivano registrate a mano; oggi non solo sono inserite in automatico, ma anche analizzate, catalogate, auto indirizzate per l’approvazione ed eventualmente corrette qualora fossero errate.
Il responsabile del ciclo passivo non dovrà più preoccuparsi delle attività a basso valore aggiunto del processo ma potrà dedicarsi alla simulazione o alla verifica di nuove strategie per migliorare il suo DPO.
La contabilità perpetua si prefigge, dunque, in primis di prevedere gli effetti di una scelta strategica senza dover aspettare l’arrivo dei risultati finali (fine mese, trimestre, anno). Tale possibilità è garantita dalla magica triade: automazione, analisi e controllo.
Per la prima volta nella storia della loro professione, i contabili potranno davvero essere apprezzati per il loro acume analitico e deduttivo e non per le loro capacità di utilizzare fogli di calcolo o alla disponibilità a lavorare nei fine settimana.
Alcuni dei valori che emergono grazie alla contabilità autonoma offrono una lettura affascinante.
Si consideri, ad esempio, la grande organizzazione no-profit internazionale che riesce a ridurre il numero di persone impegnate nell’attività quotidiana di riconciliazione da oltre 100 ad una sola persona!
Oppure, la multinazionale produttrice di abbigliamento sportivo che elimina la preparazione manuale di oltre il 45% delle riconciliazioni mensili, pur mantenendo – e persino migliorando – la copertura del proprio bilancio.
Conclusione
Prima di entrare nei processi specifici, vogliamo snocciolare il significato e il ruolo dei tre cardini funzionali della contabilità perpetua: automazione, analisi e controllo che saranno i protagonisti del prossimo articolo.
E ricordiamoci: I dati non mentono, la contabilità perpetua è qui per restare.
Special Thanks to Alice Musso, Andrea Piras ed Emanuele Fumeo
p.s.
In questi articoli assoceremo al percorso narrativo un viaggio musicale, qui nello specifico facendo un parallelo tra le nuove tecnologie che hanno cambiato il mondo finance, e le sperimentazioni che hanno cambiato il mondo musicale.
Così come automazione, analisi e controllo hanno plasmato la contabilità perpetua, Giorgio Moroder ha cambiato il mondo della musica elettronica.
Brian Eno e David Bowie erano a Berlino nel 1977, nello studio di registrazione Hansa Tonstudio, durante la lavorazione di “Heroes”. Eno entrò in studio e disse:
«Ho sentito il suono del futuro» |
E gli fece ascoltare I Feel Love di Donna Summer, firmata Summer-Moroder-Bellotte, arrangiamento di Giorgio Moroder, produzione Moroder-Bellotte.
«Eccolo qui, non cercate oltre. Questo disco cambierà la musica da discoteca per i prossimi 15 anni…» |