Esplorare il dato in maniera «aumentata» – La visione olistica dell’azienda digitale abilitata dalle data-driven analytics
Se settembre è un nuovo inizio, questo settembre lo è ancor di più.
Dalla vertigine dei drammatici eventi degli ultimi 6 mesi, una cosa è emersa con rinnovata forza e virulenza: il potere dirompente dell’informazione. Non un’informazione “finita” e addomesticata, ma un’informazione “viva” e fluida, in grado di stimolare ragionamenti e suggerire le giuste domande che ci avvicinano in maniera progressiva alle risposte necessarie.
Cosa significa esattamente? Immaginiamo una calda ed avvolgente maglia di cashmere: il prodotto finito; i preziosi fili di lana: i dati; la tessitura: la deep insight; ovvero l’informazione in grado di orientare la produzione scegliendo quali trame, colori o accostamenti di fibre determineranno il successo (o l’insuccesso) di vendita della nostra maglia.
Naturalmente il nostro obiettivo è il miglioramento continuo; miglioramento che richiede un accurato processo di osservazione, comprensione, sperimentazione, aggiustamento. Da attuare in maniera non finita. Individuando ed applicando una soluzione, accorgendosi poi che l’ottimo è ancora distante, ma al tempo stesso un po’ più vicino perché abbiamo aggiunto una dimensione di analisi mai considerata prima.
Il potere dell’informazione è quindi tutto racchiuso nel modo in cui utilizziamo i dati (i fili di lana); nelle attività che intercorrono tra la generazione/ricezione del dato e l’execution.
Se ben utilizzati, i dati possono svelare un orizzonte cognitivo ben più esteso di ciò che è noto fino ad un determinato momento, con prospettive e angolature in grado di restituire una visione elastica dei fenomeni. Di questa visione elastica e fluida dei fatti dovrebbero dotarsi tutte le aziende che vogliono incontrare il mercato con un rinnovato spirito imprenditoriale, insolito ed aperto.
Il dato in questa visione è l’elemento noto ed imprescindibile, e gli analytics, che supportano la fase del deep insight, sono utilizzati non più per presumere, ma per apprendere.
Dal connubio dei dati e degli analytics, derivano i data-driven Analytics. Ovvero la capacità di definire, ma anche e soprattutto, rimodulare strategie di business sulla base dei mutamenti, delle evoluzioni, delle trasformazioni di fatti ed eventi dei quali il dato si fa portavoce. Ma quali sono le sfide che un’azienda può incontrare nell’adottare questo approccio?
- Non esiste un’unica strategia ovvia da poter perseguire
- Non è possibile basarsi esclusivamente su fatti oggettivi
- Non esistono a priori dati classificabili come rilevanti
- Non è sufficiente il dato prodotto all’interno dell’azienda
- Non è presente una cultura del dato a tutti il livelli aziendali
La buona notizia però è rappresentata dal fatto che il motivo per il quale un’azienda deve adottare una strategia data-driven risiede esattamente nella lista di barriere elencate sopra. Barriere che si traducono in altrettanti punti di forza, nel momento in cui consideriamo che:
- La complessità del mercato oggi richiede un pensiero non convenzionale
- Un dato imprescindibile è quello non misurabile e quantificabile. È un dato che può raccontarci comportamenti, mood, preferenze, anomalie.
- I dati potenzialmente interessanti non sempre sono sovrapponibili ai dati che la nostra sensibilità e conoscenza storica ci fa etichettare come rilevanti. Occorre quindi mantenere una posizione aperta per non compromettere l’utilizzo del capitale sommerso.
- I dati a cui abbiamo accesso oggi sono estremamente ampi, consentendoci di avere la disponibilità di un numero infinito di variabili endogene ed esogene.
- Ogni comparto aziendale, ogni LoB trae valore da una fitta rete di informazioni correlate ed arricchite, che attraverso un efficiente processo di condivisione, facilita l’adozione degli Analytics per contrastare l’era dei silos.
Questa è la visione olistica dell’azienda digitale che SAP vuole supportare. Un’azienda dal pensiero unconventional
https://www.youtube.com/channel/UC69A-AYIJnyCN_CpJOkAKmQ
Elaborato attraverso solide e sofisticate analisi ed un complesso percorso di trasformazione e valorizzazione del dato. Lo vogliamo raccontare in questa serie completamente dedicata al valore apportato dai data-driven Analytics.
Con casi d’uso ed approfondimenti sulla tecnologia abilitante, che rappresenta l’elemento strategico da utilizzare come lente per riuscire a “vedere” i fatti in maniera aumentata, portando alla luce il carattere elastico e fluido di fenomeni e comportamenti. Esaltando la dualità e al tempo stesso complementarietà degli scenari: il mondo degli analytics che affronterò via via nello spazio dedicato in questo blog, e il mondo della data strategy che verrà esplorato dalla collega Sabrina Bussolotti.
#continuousfeedback #continuousimprovement #customerexperience #DigitalSupplyChain #experiencemanagement #formazione #FSI #governance #lavororemoto #monitoraggiodatisanità #newnormal #Planning #sap #sapanalyticscloud #sapanalyticscloud #givedatapurpose #innovation #analytics #sap #sapanalyticscloud #givedatapurpose #innovation #analytics #sap #machinelearning #predictive #hanacloud #sapdatawarehousecloud #sapdataintelligence #sapdigitalboardroom #sapdigitalsupplychain #smartworking #strategy adattamento Asset Management back to work change management citizen experience Covid covid-19 Data Strategy Digital Twin EAM end-to-end planning ESG Finance lavoro agile next normal planning platformization Pubblica Amministrazione S&OP sap sapanalyticscloud SAP Cloud Platform sapcloudplatform SCP smart working