Verso la Profittabilità e oltre
La fisica quantistica del business: scoprire le realtà nascoste della profittabilità raggiungendo un nuovo livello di dettaglio
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All’interno della serie dedicata ai temi della Contabilità Autonoma, questo articolo costituisce la terza puntata dello spin-off rivolto ad approfondire aspetti di Pianificazione e Controllo.
Per comodità del lettore, di seguito la lista completa dei link agli articoli precedenti appartenenti alla serie principale “Contabilità Autonoma”:
- Il CFO Moderno e la Contabilità Perpetua
- Il CFO Moderno e la Contabilità Perpetua – PARTE II
- Real-time Cash Flows
- Governance, Risk and Compliance – La rivincita dei pignoli
- The xP&A imperative
- L’evoluzione del Controlling
L’analisi della profittabilità è un argomento importante, ma spesso sottovalutato, perché sebbene i numeri della profittabilità siano facili da calcolare, capire la loro realtà più dettagliata richiede una conoscenza decisamente più approfondita. Potremmo dire che esiste “una realtà più dettagliata” dietro i numeri della profittabilità.
In questo senso, si può fare un parallelo interessante con la fisica quantistica. Come ci ha mostrato Carlo Rovelli nel suo libro “La realtà non è come ci appare”, la fisica quantistica ha svelato un modo completamente nuovo di intendere la realtà e le leggi che la governano, permettendo di vedere dettagli prima impossibili da individuare.
Sappiamo tutti che la fisica quantistica ha portato alla scoperta di un mondo microscopico completamente nuovo e ha svelato molte realtà nascoste ritenute impossibili. Ad esempio, ha portato addirittura a formulare una teoria che suggerisce come spazio e tempo non siano quantità separate, il che è decisamente un concetto contro-intuitivo rispetto alla visione “ingenua” del mondo che abbiamo. Tuttavia, questo nuovo approccio potenzialmente permetterà di comprendere in modo più approfondito il funzionamento dell’universo e potrebbe portare in futuro a sviluppi tecnologici senza precedenti.
In modo analogo, andare a calcolare la profittabilità al massimo livello di granularità possibile, ossia utilizzando tutte le varie dimensioni per cui abbiamo allocato i costi e i ricavi, ci permette di eseguire analisi molto più dettagliate e ricche di informazioni, portando alla luce aspetti che altrimenti potrebbero passare inosservati. In questo articolo vogliamo dimostrare l’importanza di andare oltre il semplice calcolo della profittabilità, e di sfruttare tutto il potenziale che l’analisi dettagliata può offrire. Con un approccio più “quantistico”, potremo identificare le aree di maggior successo e quelle che invece necessitano di interventi, contribuendo così a migliorare la gestione del business in modo significativo.
Restando in ambito “fisico” possiamo vedere l’attuale attenzione alla Profittabilità come il risultato, in equilibrio, dell’azione di due forze.
Da un lato un’esigenza in crescita e dall’altro un’opportunità in espansione, di cui di seguito proponiamo un approfondimento.
L’ Esigenza
Gli ultimi anni sono stati caratterizzati da una serie di eventi che hanno avuto un impatto di rilevo sul contesto socioeconomico. In ambito d’impresa, la pandemia, le guerre in corso, ma non solo, hanno portato a due principali conseguenze:
- Calo della redditività
- Aumento dell’indebitamento
Vogliamo oggi concentrarci sul primo tema che, in parte, determina come conseguenza il secondo.
Il potere di spesa dei singoli e delle imprese è in riduzione e ciò comporta la necessità di rivedere i prezzi di vendita a ribasso per poter mantenere quote di mercato; allo stesso tempo, però, i costi sostenuti sono in aumento con una conseguente diminuzione della marginalità di prodotto.
La marginalità è un indicatore economico fondamentale, più importante per certi versi anche dei profitti.
Quando i margini consentono alle imprese di crescere e di espandersi non si sente l’esigenza di analizzare nel dettaglio la sua “composizione”, ma oggi, considerata la crisi in atto, comprendere esattamente dove i margini siano migliorabili diventa fondamentale per la sopravvivenza delle imprese.
Se un tempo era sufficiente indagare i dati a livello aggregato, oggi diventa imperativo poter andare a verificare ed analizzare a livello granulare (es.: cliente, prodotto) come il margine viene composto e, in aggiunta, diviene determinante essere in grado di effettuare simulazioni e analizzare scenari What-if alternativi per poter prendere decisioni informate e il più possibile realistiche.
Questa esigenza si concretizza nel bisogno di avere a disposizione tutti i dati utili a livello più granulare possibile, potenza di calcolo per poterli elaborare ed analizzare, capacità simulative per poter effettuare ipotesi e valutazioni.
Immaginate di essere un’azienda con tre diverse linee di prodotto ed immaginate come potrebbe essere diversa la capacità di intraprendere azioni conoscendo solo la propria marginalità aggregata o sapendo esattamente per ogni prodotto qual è il margine e quali sono, per esempio, i costi che maggiormente impattano.
Avendo a disposizione un’informazione come questa si rende possibile ipotizzare di sostituire il componente troppo caro o di modificare il processo produttivo che risulta consumare eccessive risorse e vedere il risultato aggregato della simulazione puntuale effettuata su un singolo componente.
La necessità delle realtà imprenditoriali di oggi è dunque quella di poter avere a disposizione i dati granulari e di dettaglio e la potenza per poterli analizzare e simulare in scenari di profittabilità.
L’ Opportunità
Un altro aspetto importante da considerare è l’evoluzione tecnologica di cui vediamo gli effetti tutti i giorni. Un esempio che sarà chiaro a tutti i lettori è il famoso ChatGPT, un bot addestrato specificatamente per conversare con gli esseri umani, la cui creazione si è basata su algoritmi di Machine Learning allo stato dell’arte, ma anche e soprattutto, sulla gigantesca mole di informazioni testuali utilizzata come input. Al netto della rivoluzione iniziata dal chatbot in sé, riguardo i Large Language Models e le loro implicazioni, ci vogliamo soffermare su questa enorme mole di dati che in realtà è il vero segreto di questa tecnologia.
Ogni sistema informativo moderno produce intrinsecamente un’immensa quantità di dati, il che rappresenta sicuramente un problema in termini di gestione (memorizzazione, trasferimento, qualità…), ma, soprattutto, una grande opportunità per chi è in grado di sfruttare adeguatamente questa risorsa ed estrarre quindi valore dal dato, senza che esso risulti solo un ostacolo.
La difficoltà per le imprese che devono gestire la profittabilità in modo nuovo è quindi strettamente legata a questo aspetto. Le aziende oggi in molti casi hanno sistemi informativi di ultima generazione, in grado quindi di tracciare con una granularità molto elevata tutti gli eventi di business e le relative dimensioni, ma in difficoltà nel momento in cui devono effettivamente massimizzare i vantaggi dell’utilizzo di questi dati.
Si pensi ad esempio alla quantità di informazioni che i grandi retailer hanno oggi a disposizione: ogni giorno centinaia di milioni di scritture contabili vengono generate a seguito delle informazioni recepite dai diversi Point of Sales. Questi ultimi tengono conto di tutti i differenti articoli venduti, delle diverse caratteristiche dei clienti (grazie alle tessere fedeltà, vere miniere di dati), dei diversi punti vendita (store), delle vendite ma anche dei resi, della necessità di gestire diversamente la contabilità (ad esempio per paese, principio contabile …), e così via. Non c’è dubbio che ogni azienda di questo tipo sieda effettivamente su una sorta di “miniera d’oro” virtuale, ed infatti risultano essere tra le aziende più avanzate in assoluto nella creazione di applicazioni che valorizzino tali dati, una su tutte il customer profiling e la gestione delle promozioni.
So what?
Per questi motivi, ogni azienda dovrebbe dotarsi di strumenti che siano in grado di gestire i cosiddetti Big Data, ed in particolare che siano in grado di eseguire calcoli e fornire tempi di risposta minimi rispetto all’analisi di tali informazioni.
L’esigenza crescente di poter analizzare i dati creando valore e l’opportunità offerta dalle nuove tecnologie trovano il perfetto equilibrio nelle soluzioni SAP in grado di concretizzare le seguenti caratteristiche:
- Capacità di integrare fonti differenti, dalle più strutturate agli immortali fogli Excel
- Flessibilità nella costruzione dei modelli, dei calcoli e nella definizione delle dimensioni di analisi
- Performance real-time garantite su grandi volumi e calcoli complessi
- Facilità d’uso anche per gli utenti non tecnici
- Possibilità di disegnare ed eseguire analisi di dettaglio e simulazioni personalizzate
Dal punto di vista del mindset, è importante non sottovalutare mai il potere dei numeri: la profittabilità è una metrica fondamentale per comprendere la salute finanziaria di qualsiasi business. È necessario non accontentarsi di un semplice numero, ma piuttosto esplorare ogni dimensione di business per scoprire nuove opportunità e migliorare la propria competitività.
L’analisi dettagliata della profittabilità è come una mappa, una guida attraverso le complesse dinamiche finanziarie di ogni business: seguire questo percorso ha portato e porterà le aziende a grandi successi.
Special Thanks to Martina Sormani, Andrea Piras e ChatGPT
p.s.
Bohemian Rhapsody dei Queen ha una struttura complessa e sperimentale che ha fatto la storia della musica rock, così come l’approccio quantistico ha rivoluzionato la fisica. Il testo stesso della canzone parla di realtà alternative! E di come la nostra percezione del mondo possa essere ingannevole. Sono tutti concetti che richiamano quelli affrontati nell’introduzione su profittabilità e fisica quantistica.