Chiedere feedback aiuta la resilienza e la crescita
Bad companies are destroyed by crises,
Good companies survive them,
Great companies are improved by them.
(Andy Grove)
Durante un periodo di crisi esiste una particolare ragione, sopra le altre, che ci fa sentire parte di una grande azienda? Quale di queste ci dà la spinta di andare oltre il proprio ruolo e mettersi in gioco per il bene comune? Le nostre motivazioni sono dettate dalla razionalità o dalla esperienza che viviamo?
Difficile darvi risposta ed allora, come spesso mi accade, cerco di calarmi nella realtà di tutti i giorni con la convinzione di poterci trovare la chiave per interpretare anche il mondo del lavoro.
Nelle ultime settimane mia figlia, liceale, che come tutti vive il cambiamento degli equilibri consolidati si sta confrontanto con lo “ Smart Working”, scusate , con la DAD. Trovo che questa cambiamento abbia varie similitudini con la realtà che ognuno di noi affronta nella propria attività lavorativa, e gli studenti , come noi, vorrebbero tornare alla normalità ma continuano nel cambiamento a giocare un ruolo di primo piano.
Qualche settimana fa gli alunni del suo liceo si sono presentati a scuola cosi.

Perché il lenzuolo e gli occhiali? Fantasmi! Non visti, ma con gli occhiali a ribadire il loro ruolo, esistono anche nel cambiamento!
Cosa volevano dire? Il messaggio per loro era chiaro: ‘ci siamo, vogliamo essere considerati come parte del sistema e dare il nostro contributo’ per car capire come essere più efficaci nel loro “lavoro” da studenti.

Nessun messaggio contro le decisioni prese, la preside, gli insegnanti o le istituzioni.
Lo avremmo capito guardando le foto? Sarebbe stato facile fraintendere il messaggio, non perché poco efficace il loro travestimento ma, in quanto “decifrato” della nostra esperienza, influenzate dalle opinioni che ci vengono date da terzi e non ricevute direttamente dagli interessati.
La realtà intorno a noi sempre più evidenzia come sia fondamentale chiedere un feedback per interpretare un messaggio e come, questa azione, aiuta chi si relaziona con noi nel sentirsi considerato come singolo. Essere “visti” è la condizione necessaria perché si crei un volano positivo di collaborazione che ci induce a metterci in gioco come motori della crescita dell’organizzazione o dell’azienda a cui sentiamo di essere parte.
Proviamo a calare tutto ciò nel mondo del lavoro pensando ai diversi attori che relaziona con noi: collaboratori, capi, business partner, consumatori. Proviamo a ed a considerarli come singoli individui. I feedback possono e vanno chiesti a tutti!
Usare il feedback, grazie ad un processo strutturato che aiuti nel passare dall’ascolto all’azione, può essere per le aziende una leva importantissima per prendere le decisioni giuste o evitare quelle sicuramente sbagliate.
Grazie alla tecnologia avere feedback puntuali senza perdere la vista di insieme può essere facile e veloce. Da dove partire allora? Prima di tutto dall’interno per far leva sulla prima risorsa di un azienda: le persone.
McKinsey” Employees may be the stakeholders that need the most attention.” research
Nella vita aziendale esistono momenti, quali onboarding e valutazione delle performance, che sono ricchi di aspettative ed emotività per chi li vive. Momenti in cui “l’esperienza” che viene vissuta può determinare non solo l’efficacia del processo ma la propensione del dipendente di essere volano positivo per l’azienda stessa.

Quante volte avete sentito dire che la difficoltà maggiore è quella di comprendere bene quali azioni possano davvero aiutare l’adozione di un processo oppure aumentare la produttività delle risorse? Cominciamo a chiederlo a chi il processo lo utilizza in modo strutturato con una piattaforma che possa poi restituire dei risultati chiari con dashborad navigabili.
Tante sono le storie di grandi brand che hanno implementato un processo di feedback strutturato, ad esempio Coca-Cola per il processo di performance oppure Nuance che dopo aver ascoltato i feedback dei propri dipendenti ha potuto meglio coinvolgerli nel cambio di strategia portato dal CEO. Storia che fa riflettere sulle possibilità, oggi disponibili, di rendere piu efficace il messaggio per ottenere i risultati voluti conoscendo l’opinione del destinatario.
Gartner: “Keeping, developing and retaining the workforce is a top priority for 58% of surveyed CEOs to enable a strong recovery.”
Ci sono aziende che non hanno ancora digitalizzato questi processi, lasciando alla capacità dei singoli manager il loro successo. L’esperienza e studi sul comportamento ci dicono che un processo organizzato aiuta a sentirsi sicuri. La sensazione di sicurezza, oggi piu che mai è anche legata alla sicurezza dell’ambiente di lavoro.

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Usiamo allora ancora una volta la tecnologia per capire ed agire: la tecnologia da sola non può risolvere i problemi ma non possiamo risolverli rapidamente senza di essa.
Come per i ragazzi del liceo, diventa importante avere una chiara lettura della “foto” data dai sistemi, delle ragioni del perché qualcosa è successo, non solo che è avvenuto!
Oltre a guardare dentro le aziende perché non guardare anche fuori.Verso il cliente? Ognuno di noi sicuramente nella sua vita fuori dall’azienda, come consumatore è stato almeno una volta ingaggiato da uno di questi brand attraverso la richiesta di un feedback. Che sia piaciuto oppure no abbiamo dato un segnale a chi lo chiedeva. Le potenzialità date dalla gestione dei feedback sono davvero enormi. Come ad esempio avere indicazioni sull’usabilità dei prodotti venduti, pagine dei siti non visitate, valore del brand e molto altro .
Partendo dall’ ascoltare per poi analizzare e quindi agire per trasformare processi e risultati. Cosi le grandi aziende possono davvero usare tutte le leve per crescere nonostante le difficoltà ed i periodi di crisi.
Cosa quindi impedisce di testare l’efficacia del feedback? Lunghi tempi di implementazione? La risposta non può essere questa: l’esperienza ci dice che in 2-4 settimana si possono implementare tantissimi scenari per iniziare a capirne il valore e come usarlo per un continuo miglioramento.
Allora proviamoci!
